Una poesia per Mat Collishaw

Mat Collishaw is an artist and photographer based in London.

Una poesia per Mat Collishaw
di Laura D’Incà

Nella penombra l’uomo, spogliato d’ogni vanità, con lo sguardo insegue immaginate reduci volontà.
Le fate lievi si palesano, luminose emergono, aleggiano e ammiccano; in stalattiti trasparenti rilucendo,
lacrime dall’alto su di lui riversano.
Della buia nudità stupiscono azzurre, mentre l’oro si sparpaglia in pulviscolo sottile.
Vano il tentativo di cattura, si perde in gesti ambigui, nell’eco notturna d’indimenticati traguardi,
ancora non raggiunti.
E nella favolosa danza
il corpo candido di donna è contornato di muschio e bucaneve, giace ed è paesaggio sinuoso, si dispiega in
saliscendi morbidi, si schiude, si appiana, si regala.
L’uomo nel panorama è perduto, le fate in una pioggia d’anemoni svanite.

A poem for Mat Collishaw
by Laura D’Incà

The man in the shadow, deprived of all vanities, is locked onto imagined surviving wills.
Faint fairies reveal, brightly arise, linger and wink; in transparent stalactites shine,
tears from above fall onto him.
From the naked darkness amaze blue, while gold spreads in thin fine dust.
vain the capture attempt, he losts in ambiguous gestures, in the nocturnal echo of unforgotten goals,
still not reached.
And in the fabulous dance
the pure white body of a woman is surrounded of moss and snowdrop, it lays and it is sinuous landscape, it
unwinds in soft rising and falling, it blows, it flattens, it gives.
The man is lost in the landscape, while fairies disappear in a rain of anemones.